I mercati guardano alla data del 3 novembre: Biden contro Trump, democratici contro repubblicani. Un momento fondamentale, non solo per l'America, ma per l'intera economia mondiale.
Disclaimer: Il contenuto di questo articolo è puramente informativo e non costituisce né un'offerta né una raccomandazione di prendere qualsiasi tipo di decisione di investimento; esso non deve essere inteso come una consulenza o un'analisi. Nessuna informazione o opinione espressa in merito a un prodotto o a una strategia deve essere intesa come riferita agli obiettivi di investimento, alla situazione finanziaria, all'esperienza o alle conoscenze del singolo investitore.
Che il 2020, per Wall Street e per gli investitori, sia stato un anno monotono non lo si può proprio dire...e chissà cosa riserverà ancora in questi ultimi due mesi dell'anno.
La pandemia senza precedenti ha colpito duramente i mercati ad inizio anno, che hanno però, in meno di cinque mesi, recuperato il terreno perso con un forte rally registrando nuovi massimi storici. Ed ora, con l'avanzare di una seconda ondata del Coronavirus e possibili nuovi lockdown, i mercati sono più incerti che mai.
Importante: non è possibile prevedere con precisione i movimenti a breve termine del mercato azionario; i crolli del mercato azionario possono verificarsi in qualsiasi momento e, spesso, senza alcun preavviso.
A tal proposito, è importante tenere a mente che:
a) le correzioni di mercato sono più comuni di quanto si pensi;
b) non si è in grado di individuare crolli o correzioni, con assoluta precisione, né tantomeno quando si verificheranno (nonostante siano così comuni, le correzioni sono impossibili da prevedere, almeno nel lungo periodo)
c) non si ha una precisa idea di quanto "ripide" saranno le correzioni, sebbene queste ultime tendano solitamente ad essere di breve durata e ad essere guidate dalle emozioni.
Ci troviamo praticamente agli sgoccioli di questa campagna elettorale ed il mercato, nelle ultime due sedute, è stato molto nervoso. Oggi, mentre si sta scrivendo, i mercati europei e quelli americani segnano rosso con ribassi tra il 2% ed il 4%.
Qui sotto una panoramica dei principali indici borsistici mondiali.

5 punti su cui focalizzare l'attenzione
1) La recrudescenza delle infezioni da COVID-19: nel mondo, negli ultimi giorni, di fronte ad una crescita esponenziale dei contagi, si torna a parlare di lockdown; per quel che riguarda l'Europa, proprio questa sera il presidente francese Macron annuncerà le nuove restrizioni.
Negli USA, Donald Trump è irremovibile sul fatto di evitare nuovi lockdown generali, mentre Joe Biden è molto più propenso a chiudere di nuovo il Paese se sarà necessario e consigliato dai massimi regolatori sanitari.
2) I vaccini contro il Coronavirus non sono all'altezza del clamore mediatico e sono ancora lontani: AstraZeneca (NYSE: AZN), che ha negli studi uno dei candidati vaccini in fase avanzata, ha sospeso le sperimentazioni del suo principale vaccino COVID-19, sviluppato in collaborazione con l'Università di Oxford, a causa di una possibile reazione avversa grave in un paziente del Regno Unito; così pure ha fatto Johnson & Johnson (NYSE: JNJ), dopo che uno dei partecipanti allo studio si è "inaspettatamente ammalato".
3) Rischio solvibilità finanziaria: senza maggiori indennità di disoccupazione e protezioni aggiuntive per le industrie (specie i settori in difficoltà) e le piccole imprese, si assisterà ad un'impennata delle insolvenze su prestiti, crediti, mutui e affitti nei prossimi mesi. Un significativo aumento delle insolvenze sui prestiti avrebbe, a sua volta, un impatto negativo sia sulle istituzioni finanziarie grandi che su quelle piccole.
4) FED e BCE senza più potenza di fuoco: le mosse delle due principali banche centrali dipenderanno dall'andamento delle rispettive economie, pertanto se le cose dovessero peggiorare dovranno aggiustare nuovamente i loro "bazooka".
5) Incertezza elettorale negli USA: Joe Biden sta guidando i sondaggi con un margine ragionevole, ma che via via si sta accorciando. Sarà lui il nuovo presidente?
I trend nel caso di vittoria di uno o dell'altro, per i prossimi anni
Quali prospettive per gli investitori? Tutti saranno interessati da questo evento, nessuno escluso.
Uno dei settori che verrà maggiormente interessato dalla vittoria di queste elezioni è certamente l'energetico.
Trump vuole mantenere attiva l'oil & gas industry in America e difende la sua linea pro combustibili fossili, affermando come la situazione climatica in America non sia peggiorata e considerando la sofferenza attuale del settore che, nel caso più sfavorevole, porterebbe ad una potenziale perdita di milioni di posti lavoro. Biden, invece, adotterebbe una linea di politica completamente diversa, in quanto vorrebbe investire 2.000 miliardi in quattro anni per effettuare uno switch dal settore petrolifero al settore rinnovabili.
Da qui si intuisce come queste profonde differenze faranno sì che il settore potrà beneficiarne o verrà pesantemente colpito.
L'altro settore è quello legato alla sanità: Biden mette maggiormente in risalto le ragioni della salute pubblica (non escludendo appunto di ricorrere a nuove chiusure qualora la pandemia si aggravasse) mentre Trump a quelle dell'economia, dichiarando di voler mantenere aperte la maggior parte delle attività economiche e scolastiche.
Il programma elettorale di Biden include, inoltre, estensione della copertura sanitaria a milioni di americani ed accesso all'istruzione gratuita per famiglie sotto un determinato limite di reddito annuo.
Il settore tecnologico avrebbe anche un doppio risvolto rispetto alla vittoria dell'uno o dell'altro e questo in base ai rapporti di politica estera che si adotteranno, principalmente con la Cina.
Trump, in questi anni, ha fortemente lottato per mantenere vantaggiosi e competitivi i prodotti americani, creando moltissimi posti di lavoro e facendo rientrare in patria molti dei centri di produzione di grandi aziende, penalizzando appunto l'import dalla Cina ed aumentando i dazi; il candidato democratico, invece, adotterebbe una linea di politica estera con la Cina molto più morbida rispetto a quella dell'attuale presidente, in quanto focalizzerebbe più l'attenzione su di una cooperazione internazionale (e, in tal caso, le aziende tecnologiche sarebbero facilitate nell'export dei loro prodotti/servizi in Cina).
In ambito fiscale, l'attenzione va ad un possibile inasprimento di politica fiscale sulle aziende corporate e, in particolar modo, quelle più capitalizzate (le tecnologiche, per l'appunto) che si tradurrebbe in un risentimento del settore. Biden vuole, infatti, alzare la corporate tax dal 21% al 28%, soglia del 21% che avevano portato proprio i repubblicani con la riforma fiscale del 2017.
Per i più scettici, ipotesi remota ma non completamente da escludere, il 3 novembre potrebbe non consegnare alcun presidente: se il verdetto delle elezioni non sarà definitivo, l'America potrebbe ritrovarsi con un periodo "vacante" e, per qualche giorno o qualche settimana, non saprà quale sarà il nuovo presidente che andrà a ricoprire la carica.
Che fare se il mercato azionario crolla di nuovo?
Molti fattori non escludono un altro brutto crollo del mercato azionario.
Al verificarsi, ecco 3 mosse da adottare:
Valutare le proprie tesi di investimento
Prima di tutto, prendersi il tempo per rivalutare le proprie tesi di investimento iniziali nelle azioni che si detengono. In altre parole, è necessario ripercorrere i motivi per cui si sono acquistate determinate aziende e assicurarsi che questi motivi siano ancora validi...questo, comunque, va fatto a priori, e non si ha bisogno della motivazione indotta da una minaccia di un potenziale nuovo crollo del mercato azionario per farlo. Esaminare, quindi, il portafoglio ogni tanto e considerare la vendita di società che hanno infranto le tesi di investimento iniziale.
Tenere un pò di liquidità a disposizione
In secondo luogo, avere liquidità pronta da distribuire durante un crollo del mercato azionario o una correzione è una soluzione spesso vincente. Molte correzioni importanti, negli ultimi 70 anni, sono alla fine state cancellate da un rialzo del mercato bullish: finché l'intenzione è quella di rimanere investito per il lungo periodo, avere liquidità a portata di mano durante un crollo del mercato azionario è essenziale.
Continuare ad incrementare i vincitori del proprio portafoglio
Infine, è un'idea particolarmente intelligente utilizzare i crolli del mercato azionario come opportunità per aggiungere ulteriori azioni, soprattutto ai titoli vincenti del proprio portafoglio. Anche se si può essere tentati di abbassare la media sulle aziende che hanno sottoperformato, il fatto è che i vincitori di solito continuano a vincere. Rivolgersi alle aziende che hanno vantaggi competitivi chiari e sostenibili (a maggior ragione durante i periodi di panico e maggiore volatilità) è un must.
Alcune consigli che possono tornare utili: non si può prevedere un crollo del mercato, ma si può essere pronti per uno; non è consigliabile investire i soldi di cui si avrà bisogno a breve termine; non si deve cercare di cronometrare il mercato provando a comprare al minimo e/o vendere al massimo; bisogna prestare attenzione alla propria esposizione al rischio perchè investire eccessivamente in azioni aumenta le possibilità di subire perdite eccessive durante un crollo del mercato ma, allo stesso tempo, anche non investire in azioni è rischioso perché si perde l'opportunità di guadagnare ritorni ragionevoli; evitare di inseguire solo guadagni a breve termine ed includere nel proprio portafoglio investimenti a lungo termine.
Ma, non da ultimo...prendersi il giusto tempo per riflettere sul giusto equilibrio personale d'investimento.
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