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L'anno delle criptovalute

Writer's picture: Emiliano FloràEmiliano Florà

Updated: Feb 10, 2021

Sono passate poche settimane da inizio anno, ma il 2021 sembra già essere l'anno delle criptovalute. Azzardare troppo le previsioni ed investire irresponsabilmente, però, potrebbe costare caro: la maggior parte dei progetti sono in bolla e molti scompariranno nel nulla.


La tendenza crescente verso una società senza contanti è ormai chiara. Quello che però preoccupa è se questa società senza contanti sia controllata da un gruppo selezionato di oligopoli di pagamento e banche centrali. Queste entità, che hanno già troppo potere, mentre si passerà ad un sistema senza contanti potrebbero infatti consolidare ulteriormente la loro autorità.

I governi e le banche centrali di tutto il mondo hanno gestito male le valute legali nel corso della storia ed hanno aumentato esponenzialmente l'offerta di moneta, stampandola dal nulla.

Saranno le criptovalute, quindi, una scialuppa di salvataggio nel futuro che si sta delineando?



Disclaimer: con questo articolo non si incoraggia in nessun modo la sollecitazione al pubblico risparmio o all’investimento, acquisto/vendita di strumenti finanziari nonché criptovalute. Non deve neanche essere inteso come promozione di una specifica forma di investimento, raccomandazione personalizzata o consulenza personalizzata in materia di investimento. Tutti i contenuti citati non possono inoltre garantire che i rendimenti ottenuti nel passato possano ripetersi nel futuro.



Negli ultimi anni, si sono viste ondate di pazzia e (ma anche) disperazione irrazionale degli investitori attraversare il settore crypto, ma quest'anno sarà diverso. In fondo l'irrazionalità sembra permanere tutt'oggi in molti casi, ma in altri si capisce come il 2021 potrebbe diventare davvero l'anno della svolta per alcune valute digitali.


Mentre il Corriere oggi si sofferma ancora sui BTP (vedi foto sotto), illustrando come guadagnare "fino al 14%", c'è gente che in un "mondo parallelo" investe in criptovalute con ritorni settimanali attuali di circa il 150% (Elrond-EGLD e Avalanche-AVAX), 100% (Cardano-ADA), 50% (Binance Coin-BNB), questo solo per citarne qualcuna.







Tutta fuffa? No, sono pochi, ma ci sono progetti molto interessanti. Questo vuol dire che migliaia di criptovalute e token spariranno nel nulla, e faranno piangere qualche investitore sprovveduto, e qualcuna andrà alle stelle e resterà nel panorama crypto.

Solo tre anni fa, Bitcoin e il resto del mercato delle criptovalute hanno subito una delle loro sfide più pesanti. Dopo un massiccio aumento delle valutazioni che ha provocato un fascino diffuso dei media per le criptovalute, il mercato è crollato.

Molte criptovalute hanno perso fino al 90% del loro valore nel giro di pochi mesi e, poiché i media hanno perso interesse, in molti si sono chiesti se fossero ufficialmente morte.

La risposta è stata chiara: non solo molte sono rimbalzate, ma ora stanno segnando nuovi massimi storici. Questo, però, non esclude che si possa riverificare quanto già accaduto.


Qui vengono riportati i dati aggiornati (prezzi, volumi, variazione in percentuale...) delle criptovalute presenti sul mercato.



Bitcoin & Co


Solo il Bitcoin, nelle ultime 52 settimane, è passato da un minimo di 4.000 $ ad un massimo di 44.000 $. Delle migliaia di criptovalute attualmente scambiate sul mercato, questa rimane la valuta digitale con la più grande capitalizzazione e, indiscutibilmente, quella con più interesse e credibilità per tutta una serie di motivi.


Giusto per avere un'idea, poco fa il market cap di Bitcoin ha superato temporaneamente quello di Tesla. Ed è notizia di poche ore che Elon Musk abbia investito 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin: non solo, li accetterà in futuro come pagamento per le sue auto.


Ma Bitcoin è ben lungi dall'essere l'unica criptovaluta che valga la pena guardare. Sebbene abbia fatto una corsa impressionante negli ultimi due anni, molti dei suoi rivali più vicini stanno ottenendo guadagni ancora maggiori in questo momento.


Ethereum, ad esempio, che oggi è la criptovaluta con la seconda capitalizzazione di mercato, ha chiuso il 2020 con una performance del +461% (mentre Bitcoin del +280%).


Nomi relativamente più recenti, come Chainlink, Cardano e Polkadot, nonostante molta meno popolarità ed esposizione, hanno avuto una crescita di tutto rispetto.




Ma è tutta speculazione selvaggia? Anche qui, decisamente NO.


A differenza di appena cinque anni fa, ora si prende un pò più sul serio il mercato delle criptovalute ed il loro aumento di prezzo, soprattutto se giustificato.

Dopo tutto, la promessa delle criptovalute in generale, con delle eccezioni, è quella di offrire un'alternativa rivoluzionaria ai sistemi monetari che ora esistono.

E alcune grande aziende si stanno già muovendo in questa direzione: PayPal, ad esempio, sta lanciando un'intera nuova business unit dedicata alla crittografia.



Quale futuro per le criptovalute


Questo selvaggio "west digitale" del mondo monetario potrebbe un giorno svilupparsi in un sistema economico stabile, alternativo e parallelo.

Potrebbe anche servire come mezzo alternativo per finanziare imprese e altri importanti progetti di collaborazione.

E questo lo si intuisce dal fatto che:


1. Gli investitori istituzionali hanno iniziato a fare allocazioni in crypto per paura di essere tagliati fuori.

Il 2021 potrebbe essere l'anno in cui il Bitcoin diventerà un investimento mainstream per grandi asset manager, fondi pensione, compagnie di assicurazione, fondi sovrani e grandi aziende. Abbiamo superato il punto critico in cui il rischio di non investire ha superato quello di investire e, nel 2021, la FOMO (Fear Of Missing Out) spingerà molti investitori istituzionali ad acquistare Bitcoin.


Cosa ci può aspettare?

L'aumento della domanda causerà un aumento dei prezzi ed il Bitcoin raggiungerà nuovi massimi. Un'altra implicazione significativa dell'arrivo degli investitori istituzionali sarà che nei prossimi mesi le principali banche globali offriranno un vero brokeraggio di criptovaluta.



2. Più società di crittografia diventeranno pubbliche

Oltre all'ondata di fusioni e acquisizioni, il 2021 porterà anche le prime importanti IPO di criptovaluta.

Coinbase sarà il primo e la loro IPO di successo aprirà la porta ad altri che seguiranno.



3. La DeFi (finanza decentralizzata) cresce in modo esponenziale

DeFi, abbreviazione di "Decentralized Finance", vuole creare un sistema finanziario innovativo, aperto a tutti, resiliente, trasparente e senza intermediari. Al contrario della finanza tradizionale, la DeFi è costituita da applicazioni decentralizzate (Dapps).

I volumi sulle piattaforme DeFi sono esplosi nel 2020, ma il numero di utenti DeFi è rimasto relativamente piccolo, con alcune stime che fissano il numero totale a circa 200.000 (dopo aver tenuto conto del fatto che molti utenti sono responsabili di più portafogli). Si pensi solo che, al giorno d'oggi, esistono 1,7 miliardi di persone che non possono avere un conto bancario nè accedere ad alcun servizio finanziario.


Tutto ciò basta per immaginare le potenzialità del mercato delle criptovalute, anche in considerazione del ritorno di una eventuale inflazione nei prossimi anni.

I rischi saranno molteplici e sotto più profili (dalla gestione alla sicurezza, dalla effettività utilità alla validità del progetto), specie per i neofiti, qualora non si darà il giusto peso alla comprensione di ciò su cui si investe.


Buttare soldi con superficialità, e con poche competenze, vorrà dire pertanto correre nel buio. Con tutte le conseguenze.



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