Il futuro è difficilmente prevedibile, per cui è molto arduo formulare previsioni.
Ciononostante, i mercati finanziari tentano comunque di anticipare eventi futuri complessi registrando, tuttavia, della volatilità quando le aspettative mutano.
In questo contesto, i prezzi dei titoli azionari e obbligazionari riflettono, in misura significativa, le aspettative relative agli utili aziendali, alle insolvenze, all’inflazione nonché alla politica monetaria e fiscale in atto.
È opinione generalmente condivisa che gli investitori prendano in considerazione tutte le informazioni disponibili, non solo della situazione attuale in cui versa una Società ma anche degli eventi futuri.
Si dice appunto che “le quotazioni scontano le aspettative future”, cioè che il titolo potrebbe anche guadagnare terreno in caso di attesa di crescita futura malgrado l’attuale situazione non sia delle migliori.
Sembra un paradosso, ma un mercato che non tentasse di anticipare gli eventi futuri sarebbe un mercato irrazionale.
Sebbene quindi le quotazioni attuali dei titoli siano in larga misura espressione delle aspettative future, è anche vero che esse rispecchiano le opinioni circa le attuali condizioni di liquidità e di solidità patrimoniale delle società.
I prezzi delle azioni dei 2 giganti ALIBABA (multinazionale cinese attiva nel campo del commercio elettronico e servizi per il cloud computing) e TESLA (azienda statunitense specializzata nella produzione di auto elettriche, pannelli fotovoltaici e sistemi di stoccaggio energetico) nelle ultime settimane hanno raggiunto delle quotazioni molto discutibili.
Disclaimer: quest’analisi non rappresenta in nessun modo un invito o una promozione commerciale ad investire nei prodotti finanziari o nelle aziende menzionate. Non lavoro allo stato per alcuna entità finanziaria che promuova investimenti in borsa o altri servizi finanziari, né sono un indovino dei movimenti dei mercati. La volatilità è sempre esistita da quando ci sono i mercati e non esistono investimenti senza rischio.
Se da una parte il titolo ALIBABA è decisamente crollato, quello di TESLA continua a salire a livelli esponenziali.
Ma vediamo cosa è accaduto, facendo una breve panoramica dei 2 titoli.
ALIBABA
Alibaba Group Holding Limited, il principale fornitore di commercio online in Cina, fondata nel 1999 da Jack Ma, offre un’ampia serie di servizi di e-commerce B2B, B2C e C2C, pagamenti mobili e servizi logistici in tutto il mondo.
Il Gruppo, oltre a possedere la piattaforma più conosciuta “Alibaba.com”, ha in pancia diversi market-place aggiuntivi: tra questi, vi sono nomi come Taobao, la piattaforma di acquisti online più grande della Cina; Tmall, la piattaforma di acquisti online Business to Customer; Alipay: la più grande piattaforma di pagamento online in Cina.
Gli ultimi dati disponibili indicano:
un fatturato di 72 miliardi $;
quasi 14 milioni di acquirenti attivi;
8,5 milioni di venditori attivi;
55 milioni in media di pacchetti spediti al giorno.
Solo per quel che concerne il business delle vendite online, nell’operazione "Single Day” versione 2020 (il più grande evento di vendita al mondo), il colosso cinese ha riportato un nuovo record di vendite online: alla mezzanotte, in Cina aveva raggiunto il livello record di 56,3 miliardi di dollari, all'avvio dell'operazione, con 583.000 ordini al secondo.
Giusto per fare un confronto con il suo competitor più importante, il valore è stato 16 volte il “Prime” di due giorni del “Single Day” di Amazon.
Alibaba ha registrato, nel terzo trimestre fiscale del 2020, un EPS di 17,97 $.
Per ciò che riguarda i guadagni e le previsioni di vendita del trimestre corrente, i dati segnano 214,2 miliardi $ di vendite ed un EPS di 21,26 $.
EPS= acronimo di “earnings per share”, è un dato molto importante che riguarda gli utili di una società e che viene calcolato attraverso la formula:

L'EPS è un valore che solitamente viene usato dagli analisti per confrontare le società tra di loro ed è utile anche per calcolare i loro fondamentali, verificare la redditività, identificare il valore delle azioni e valutare le prospettive di crescita.
Nonostante questi dati impressionanti, il valore delle azioni (BABA) è rimasto pressoché invariato rispetto ad un anno fa quando, il 26.12.2019, il prezzo delle azioni segnava 216,38 $ (attualmente sono a 222 $).

Come mai questa distorsione?
Nelle ultime settimane, il titolo ha avuto 2 tonfi in Borsa importanti:
a novembre, per via dello stop all’Ipo dei record di Anp, la società fintech di Alibaba, a causa di un difetto dei requisiti imputabile alle misure restrittive per sottoporre le piattaforme di pagamento alle regole previste per il sistema bancario;
proprio due giorni fa, per l’avvio di indagini da parte delle autorità antitrust cinesi per sospette pratiche monopolistiche.
Non da ultimo, venerdì scorso il presidente ancora in carica Donald Trump ha firmato un disegno di legge che potrebbe rimuovere le società cinesi dagli indici di borsa statunitensi, Alibaba compresa.
Seppure appaia improbabile, si torna di nuovo a parlare di delisting di alcune società qualora le autorità di regolamentazione non saranno autorizzate a rivedere il loro audit finanziario.
Il titolo a questi prezzi, quindi, appare da una parte essere un’occasione ghiotta ed irripetibile; dall'altra, i rischi ci sono e non sono proprio da sottovalutare, considerando anche le dinamiche in atto tra USA e Cina per il predominio economico mondiale.
TESLA
Tesla è una casa automobilistica fondata nel 2003 da un gruppo di ingegneri della Silicon Valley e deve sicuramente molto del suo successo ad uno di essi, Elon Musk, un innovatore tanto audace e coraggioso al punto di credere che ci sia un'alternativa percorribile, e molto più sostenibile, delle tradizionali vetture a carburante fossile.
L’azienda, che si è quotata nel 2010 a Wall Street, è stata eletta nel 2015 dalla rivista Forbes “azienda più innovativa al mondo”.
La sua valutazione di mercato azionario è salita alle stelle nel 2020: le azioni sono letteralmente esplose quest'anno crescendo di oltre il 600%.
Il titolo è da poco entrato a far parte dell’indice S&P 500.
Chi non le avrebbe volute acquistare all'inizio del 2020 ed aver resistito fino ad oggi senza venderle!?
Ma la valutazione azionaria è sostenibile? Ci si domanda.
Con molta probabilità no, e non si esclude che il mercato possa svegliarsi dall’hype e valutare l'azienda in modo più appropriato.
Qui sotto il grafico ad un anno che rende un pò l'idea dell'aumento esponenziale del titolo (quest'estate c'è stato, tra l'altro, lo stock split, ovvero il frazionamento azionario 5 per 1).

Tesla vale, quindi, il rischio?
Con una valutazione di mercato di oltre 600 miliardi di dollari, ha ora la settima valutazione del mercato azionario più alta al mondo.
Questo per un'azienda che (e questo fa venire un bel po' di dubbi) continua a fare pochi soldi.
Per l'esattezza, l'azienda ha superato le aspettative degli analisti e ha riportato il suo quinto trimestre consecutivo di redditività, registrando per il periodo da luglio a settembre di quest'anno un utile netto di 331 milioni di dollari.
Ma diciamolo chiaramente, parliamo di poco o nulla: in pratica Tesla ha un tipo di valutazione che, di solito, deve essere sostenuta da miliardi di dollari di guadagni! Ed invece deve ancora dimostrare di poter fare soldi producendo automobili.
Tesla, infatti, non ha generato veri e propri profitti finora dalla produzione di auto elettriche ed ha una valutazione da brividi se si fanno previsioni su dei guadagni che l'azienda potrebbe non ottenere, o quantomeno non ottenerli subito.
A voler fare un confronto con le valutazioni di un’altra società americana tra le più redditizie del mercato, ad esempio, si può notare come il colosso della vendita al dettaglio globale Walmart ha impiegato addirittura sei decenni e 20 miliardi di dollari di profitti per ottenere una valutazione di mercato di 400 miliardi di dollari (e Tesla è ora valutata il 42% in più nonostante non faccia soldi).
Certo, si stanno confrontando due titoli differenti, uno ciclico (Tesla, più volatile) ed uno difensivo (Walmart, che tende ad essere più stabile specie nei periodi di debolezza economica), tuttavia numeri e tempo appena menzionati lasciano qualche perplessità.
La sua valutazione sembra tutta clamore e poca sostanza. Sembra.
Il mercato, spesso, sorprende e chi vede un futuro elettrico non la pensa così, nonostante molti analisti continuano a sostenere che le azioni siano sopravvalutate e potrebbero formare una bolla.
Per ciò che riguarda i guadagni e le previsioni di vendita del trimestre corrente, i dati segnano 10 miliardi $ di vendite ed un Earnings per Share fissato al momento a 0,92 $.
Non si sa il 2021 cosa riserverà a Tesla, ma una cosa è certa: senza guadagni a sostegno di questa enorme valutazione, non c'è davvero alcun limite a quanto le azioni di Tesla potrebbero scendere.
A maggior ragione se si considera anche che la società con sede a Palo Alto deve finanziare alcune grandi spese in conto capitale quest'anno perché sta costruendo una nuova fabbrica in Germania ed ha in programma un impianto aggiuntivo fuori Austin, in Texas.
Concludo con un ultimo curioso inciso: Tesla, per chi non lo sapesse, ha aperto un negozio ufficiale su Taobao, come già detto in precedenza sito di e-commerce di proprietà di Alibaba!
Ma la provocazione di questo articolo vuole proprio essere una domanda: è consigliabile, nel nuovo anno, vendere titoli Tesla od acquistare azioni Alibaba?
Sono certo che non dovremo aspettare poi così tanto per avere una risposta.
Edufinance ne approfitta per fare i migliori auguri di buone feste e di buon anno a tutti i lettori.
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