Il 2020 sarà un anno difficile, caratterizzato da #volatilità ed #incertezza sui mercati. Per quanto riguarda l'economia, la crescita globale dipenderà da come ogni Paese affronterà il virus e dalla quantità di soldi che verranno destinati al sostegno dell'economia reale.
La turbolenza di inizio anno relativa alla questione petrolifera ed alle tensioni tra Usa e Iran è stato nulla rispetto al panico scatenatosi sui mercati a seguito della presa di coscienza del COVID-19.
Nessuno sa quando finirà questa epidemia su scala globale né esattamente cosa ci lascerà dal punto di vista economico: forte discesa economica e poi velocissima risalita? Oppure discesa, periodo di stasi e fermo dell’economia, e poi una ripartenza graduale? O ancora un lungo periodo negativo ed una ripresa molto lenta?
3 incognite che pesano sui mercati
“Allo stato bisogna considerare tre incognite che influenzano i mercati: l'umore altalenante degli investitori, il declassamento dei Bond e la potenziale disgregazione dell'Europa così come l'abbiamo vista finora".
Si può decidere se investire e/o non vendere, oppure non investire e aspettare tempi migliori. Ad ognuno la scelta!
Prima di prendere decisioni
E' essenziale, proprio per quanto appena detto, risparmiare ed investire correttamente in modo diversificato ed adeguato.
Prestare anche molta attenzione a possibili default: molte aziende sono andate avanti in queste ultime settimane attingendo cassa, in pratica hanno ricavi a zero e costi fissi. E' essenziale prima di tutto analizzare anche il loro grado di solidità.
Disclaimer: quest’analisi non rappresenta in nessun modo un invito o una promozione commerciale ad investire nei prodotti finanziari o nelle aziende menzionate. Non lavoro allo stato per alcuna entità finanziaria che promuova investimenti in borsa o altri servizi finanziari, né sono un indovino dei movimenti dei mercati. La volatilità è sempre esistita da quando ci sono i mercati e non esistono investimenti senza rischio.
Qual è la strategia da adottare
“Comprare su ribassi importanti, in situazioni eccezionali come questa, azioni che hanno fondamentali solidi ed ETF di settori innovativi può rivelarsi l'arma vincente, creando un portafoglio efficiente e ben equilibrato".
Le aziende più diversificate, più forti, più digitali ed operanti in sistemi Paese meglio organizzati prevarranno sulle altre.
Le azioni che hanno subito la correzione più forte, e che quindi sono "a prezzi di sconto", restano l'asset da privilegiare rispetto alle obbligazioni.
Per ciò che concerne gli ETF, i fondi d'investimento a gestione passiva che replicano l’andamento dei mercati, possono tornare molto utili considerato anche il minor costo rispetto ai fondi comuni (vd. approfondimenti nell'articolo dedicato).
Quali sono i settori su cui focalizzarsi
“Ci sono settori che hanno ricevuto un impatto positivo dalla crisi: alimentare, digitale, delivery, sanitario, telecomunicazioni".
Mettere in standby l'acquisto, almeno per il momento, di azioni legate a viaggi, lusso e turismo e fare molta attenzione a quelle legate al comparto bancario.
Al contrario, si dovrebbe concentrare invece l'attenzione sull'industria alimentare, sui farmaceutici, sulle telecomunicazioni che potrebbero offrire nel contesto attuale maggiori garanzie.
Aziende come AMAZON, MICROSOFT, TENCENT, GOOGLE hanno bypassato già le perdite e sono sempre più proiettate verso il futuro.
E sull'oro, invece?
L’oro, storicamente, è il bene rifugio per eccellenza.
L’indebolimento del dollaro, le tensioni in Medio Oriente, la guerra commerciale fra Usa e Cina, il Coronavirus ed il pompaggio monetario della FED sono motivi, a mio parere, per detenerlo in portafoglio e considerarlo asset resiliente alle fasi di volatilità ed indipensabile per salvaguardare potere d'acquisto.
Good luck!
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